Non è un Lavoro per Donne: intervista a Federica Ottombrino

Non è un lavoro per Donne: intervista alla cantautrice, musicista e scrittrice Federica Ottombrino attualmente in tour con il disco “Canzoni dal baule”, costola del suo primo romanzo “Il Baule”.

Federica Ottombrino, classe1987, è una cantautrice, musicista napoletana. Laureata con 110 e lode alla magistrale di “Relazioni Internazionali / Sviluppo e Cooperazione Internazionale” presso L’Orientale di Napoli.

Impegnata nel duo Fede ‘n’ Marlen, che fonda, insieme a Marilena Vitale, dalla fine del 2014. Nel progetto oltre allo scrivere testi e musiche, canta e suona fisarmonica e chitarra. Il duo partenopeo pubblica il primo ep “Stalattiti”, prodotto da Casa Lavica, che arriva alla terza ristampa. Nel 2017 esce l’album “Mandorle” prodotto da Europhone Records. Si esibiranno in oltre 500 live in tutta Italia e condivideranno il palco con artisti tra i quali Nada, Levante, Cristina Donà e Craig David. Nel 2017 sono protagoniste della giornata di apertura del Festival di Sanremo sul palco di “Casa Sanremo” dove si esibiscono, aprendo lo showcase serale di Paola Turci. Parallelamente iniziano, insieme all’attrice Claudia Balsamo, una tournée teatrale campana con lo spettacolo “Frida”, tratto dal romanzo di Pino Cacucci. A ottobre dello stesso anno vincono il Premio della Critica, intitolato a Fausto Mesolella, al Premio Bianca D’Aponte, con il suo brano “Le cose restano lì”. Sono ospiti del Barone Rosso, trasmissione di Red Ronnie e invitate da lui più volte ad esibirsi nello storico Roxy Bar. Nel 2019 pubblicano il loro ultimo album “Terra di Madonne” prodotto da AreaLive e FullHeads. Lo portano in tour in band in luoghi importanti tra cui il Palazzo Reale di Napoli e Piazza del Plebiscito, all’interno della rassegna curata da Lello Arena “Restate a Napoli”.

Come solista debutta con lo spettacolo “La Cattedrale dell’acqua”, da lei concepito, all’interno della storica cisterna romana Piscina Mirabilis di Bacoli, con dieci repliche tutte sold-out. Da luglio 2022 è impegnata con l’attrice Rosalba di Girolamo nello spettacolo “Errori”, con testi di Cortázar e Márquez, suonando fisarmonica, chitarra e cantando. Nel maggio 2024 esce il primo romanzo di Federica Ottombrino dal titolo “Il Baule”, accompagnato dal disco “Canzoni dal baule”.

Conosco Federica da quasi 12 anni, come donna e come artista, grazie al lavoro fatto con il Club 33 Giri. A Bologna, lo scorso 24 maggio, insieme a Simona Cantelmi, ho avuto il piacere di presentare il suo libro e ci siamo promesse poi con l’arrivo dell’autunno di scambiare ancora qualche chiacchiera sul libro e non solo.

Scrivere musica e scrivere un romanzo. Come è avvenuto il passaggio tra questi due mondi?

Federica Ottombrino: “Non è avvenuto un vero e proprio passaggio. Una cosa ha alimentato l’altra. Essermi immersa nella musica per così tanti anni ha sicuramente condizionato la mia scrittura. Ho cercato le rime nei fatti raccontati, il ritmo, i suoni, la parola scelta tra migliaia. Trovo limiti e potenzialità in entrambe le forme comunicative, non si escludono, si aiutano. Una crea la stanza, i personaggi, l’altra li muove”.

Stai portando in giro “Il Baule” e “Canzoni dal baule” da maggio 2024. Quali sono le emozioni che hai raccolto in giro per l’Italia? C’è un episodio che ti ha particolarmente emozionato?

Federica Ottombrino: “Ho iniziato questo viaggio senza immaginare quanto sarebbe stato ricco. Non c’è un episodio in particolare, ma c’è una costante: ad ogni presentazione ho imparato qualcosa dai lettori e dalle lettrici. Mi hanno fatto vedere cose che non avevo notato, leggere passaggi che non credevo di aver scritto. Questo scambio mi fa capire che il libro è cosa viva, continua a produrre significati anche se io ho finito di scriverlo”.

Quali sono le donne (artiste e non) che hanno segnato maggiormente la tua vita?

Federica Ottombrino: ” Sicuramente mia madre. Ha cresciuto me e mia sorella con due mantra: ‘nutri i tuoi occhi perché saranno loro a vedere la bellezza, non il quadro esterno’; e ‘non c’è nulla che desideri che tu non possa realizzare’. Oggi mi sembrano frasi quasi banali o scontate ma credo che non siano tanti i bambini cresciuti con tali incoraggiamenti, nonostante il loro potere sia enorme.

Poi sono tante le donne che ammiro e mi fanno da guida di cui studio le opere e le biografie, ne dico alcune a caso da mondi ed epoche diverse: Artemisia Gentileschi, Marina Abramovic, Vivian Maier, Silvya Plath, Joan Baez, Alda Merini“.

Da donna, d’artista in questi anni ci sono stati episodi che ti hanno ferita umanamente e professionalmente? Se sì come hai reagito?

Federica Ottombrino: ” Più che un episodio specifico sono piccoli atteggiamenti che, reiterati nel tempo, finiscono per alimentare la sensazione che essere donna nella musica sia un limite. Sarai sempre ‘la ragazza’ o ‘la cantante’, raramente ‘la musicista’.

Verranno fatti commenti su come sei vestita e ci si chiederà con quale componente della band vai a letto cosa che mi è accaduta davvero; i tuoi concerti spesso e volentieri avranno tra le informazioni ‘musica al femminile’ come se il genere sessuale condizionasse il genere musicale; ti troverai esclusa da grandi eventi o festival anche se meriteresti di esserci anche tu, perché non fai parte di quel gruppetto di musicisti maschi che si scambiano favori e ospitate tra di loro o perché la serata non è a tema ‘donne du du du’!!

Devo, però, sottolineare una cosa, che in quanto donna, musicista e madre, l’aver avuto Giona non è mai stato un problema. Da Nord a Sud ho sempre trovato disponibilità nel darmi una stanza per allattare, per fare un esempio”.

In tema di diritti per le professioniste del mondo musicale (cantautrici, autrici, musiciste, addette ai lavori, ecc.) secondo te, quali sono le battaglie da dover portare avanti nei prossimi anni?

Federica Ottombrino: “Sarà una risposta impopolare la mia ma credo che il problema sia della musica in maniera trasversale. La situazione è talmente critica che piuttosto che ‘le donne nella musica’ oggi c’è bisogno di chiedersi ‘quale musica’? Viviamo in un Paese in cui farla è considerato un hobby.

L’impoverimento culturale e l’utilizzo generalizzato dei social si riflettono più che mai nella musica disegnando scenari preoccupanti. Avere ‘successo’ è diventata una meta senza percorso, un traguardo solo quantitativo.

Ciò nonostante io nel mio piccolissimo continuo sulla mia strada, cercando la bellezza, il valore e la storia da raccontare non solo nelle mie canzoni, ma anche nel modo in cui ho deciso di condividerle”.

Cosa ti attende in questo autunno 2024?

Federica Ottombrino: “Tante presentazioni in giro per l’Italia, sempre in piccole librerie, che è la costante del mio tour e, dove possibile, concerti di ‘Canzoni dal Baule’ con Francesco Lettieri in duo (il prossimo in programma a Napoli il prossimo 10 novembre, ndr). Inoltre sarò in giro con Fede ‘n’ Marlen, per dei live in posti incredibili e ho altri concerti con Massimiliano Larocca, cantautore fiorentino insieme alla cui band sono in tour con Daimon, il suo ultimo Album”.