Nuovo appuntamento con la rubrica Ross Music Box. Uno spazio virtuale dedicato ai piccoli e grandi progetti musicali a cui prestare attenzione nel vasto panorama musicale italiano.
Protagonisti di questo nuovo appuntamento la band Notagitana, nata nel cuore dell’Emilia, gruppo con cui ho condiviso il lancio del nuovo disco ‘Consecuencia’. Veri figli della patchanka, il loro sound ti fa immergere in quell’universo musicale a colori fatto di contaminazione e ritmo in cui difficilmente riesci a star fermo.
In attesa di vederli tra i protagonisti della serata di lancio di Radio Leila a Bologna il prossimo 19 ottobre ho scambiato due chiacchiere con Salvi (voce dei Notagitana) e Federico (chitarra solista e cori dei Notagitana).
Partiamo dalle basi. Il vostro genere è la patchanka. Ci racconti un po’ la storia di questo genere e chi sono gli artisti di questo genere che vi hanno ispirato di più.
La patchanka è un genere di musica ibrido, è “confusione”, “caos”, “miscuglio”. Un genere che si è posato bene con la nostra filosofia di pensiero, il non essere ancorati a nulla e allo stesso tempo liberi di esprimerci a seconda delle sensazioni del momento.
Gli artisti che più ci hanno influenzato non son per forza legati a questo genere, direi che sono legati più agli ascolti personali di ognuno di noi. Io per esempio ascolto molto i vecchi cantautori Italiani, soprattutto Rino Gaetano. Seguo anche artisti spagnoli (Manu Chao, Green Valley) e argentini (Mercedes Sosa). Fede, Marco e Robby hanno anche loro ascolti molto variegati. (risposta di Salvi)
Come è nato il progetto Notagitana? Mi racconti un po’ dei tuoi compagni d’avventura? Pregi e difetti annessi. Senza sconti.
Il progetto Notagitana nasce anni fa dopo un lungo viaggio fatto in India. Nasce dal quel caos che governa le strade di Delhi, dalla voglia di raccontare emozioni vissute nei miei viaggi, dalla voglia di far rivivere colori, emozioni, crescita, che solo un viaggio ti può regalare. Per primo voglio parlarti di Fede, chitarrista e non solo dei Notagitana. Un fratello per me, una persona che ha la capacità di capire i miei pensieri e trasformarli in musica, una di quelle sintonie che puoi trovare poche volte nella vita. Penso che senza di lui questo progetto non sarebbe arrivato ai numeri di oggi. Una persona che mi ha insegnato tanto e che ancora continua a farlo. Se dovessi trovare un difetto posso solo dirti “NON FARLO ENTRARE IN UNA STANZA DI CRISTALLO, RITROVERESTI BEN POCO”. (Salvi)
Dopo questa introduzione ad effetto prendo io la parola (Federico) e ti parlo di Robby e Marco. Sono dei musicisti da paura e dopo tutte le esperienze passate insieme dei grandi amici. Marco è anche il “tecnico” del gruppo, tutta la fase di pre-produzione e registrazione del disco è stata gestita da lui per esempio. Un difetto? Si lancia in mille cose contemporaneamente e poi si perde ma che ci vuoi fare, è giovane (ride,ndr). Robby è un perfezionista, una persona che non smette mai di studiare, tra l’altro fa anche l’insegnante. Pensa che ultimamente sta studiando la musica trap dal punto di vista ritmico. Un difetto? Lui è quello che se tu guardi le stelle ti ricorda che sei sulla Terra.
LAMONALOCA e Consecuencia. Similitudini, differenze, analogie ci sono? Quale senti sia il confine tra i vostri due lavori?
Lamonaloca è un disco più acerbo e forse, anche per questo, più diretto. Ci avevamo lavorato in due, sintetizzando quello che era il progetto Notagitana ai suoi albori. Consecuencia è un lavoro certamente più maturo, ci abbiamo lavorato in quattro ed è figlio delle esperienze fatte in diversi anni di live e sperimentazione. Sono comunque due lavori in relazione tra loro, il titolo “Consecuencia” si riferisce anche a questo legame tra passato, presente e futuro. (risposta di Fede)
Il videoclip di ‘Por la Calle’ dove è stato girato, chi l’ha girato, in quanto tempo l’avete girato e chi ha buttato giù la sceneggiatura del video?
Il video è stato girato da Massimo Ballabeni di Cineciburro Production, soggetto e sceneggiatura sono stati sviluppati da noi insieme al regista. I riferimenti del video guardano a luoghi e culture lontane ma allo stesso tempo c’è una forte presenza della nostra quotidianità perché è stato girato a Reggio Emilia (esterno e dintorni della nostra sala prove). Il video di ‘Por la calle’ ha coinvolto persone a noi molto vicine. Laura (la gitana) e Fabio (il monaco) sono nostri amici che pur non essendo attori professionisti ci sembravano perfetti per i ruoli.
In chiusura una domanda particolare. Improvvisamente ti trovi ad essere nominato Ministro della Cultura. Quali sono i primi provvedimenti in ambito musicale che prenderesti e perché?
Bella la domanda e difficile la risposta. Probabilmente il problema non è tanto di tipo istituzionale quanto sociale. Il modo in cui le persone si approcciano alla musica è cambiato radicalmente e anche i musicisti hanno perso la capacità di attrazione verso le masse che avevano un tempo. Se proprio devo dirti cosa farei, beh proverei a favorire la musica dal vivo abbattendo certe barriere che la limitano come i costi alti per i gestori dei locali o i divieti che vengono emessi per i centri storici. Ma in fin dei conti non ho la presunzione di sapere cosa fare o come farlo nel modo giusto.
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